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domenica, 13 Ottobre, 2024

Calcio e Letteratura

Sabato scorso, 1° ottobre 2022 si è tenuto a Ruoti nella sede del “Museo della Tipografia” un convegno dal nome quasi insolito, poiché apparentemente il titolo presentò un connubio particolare: calcio e letteratura. Due campi, due settori che sembravano agli antipodi, destinati a non incontrarsi mai, eppure più vicini di quanto si possa immaginare…

Promotori dell’evento l’associazione culturale “Recupero Tradizioni Ruotesi” con Felice Faraone moderatore del convengo e con la collaborazione della società calcio “Atletico Ruoti”, rappresentata dal dirigente Rosario Maitilasso.

Diversi ospiti sono intervenuti raccontando esperienze personali e professionali legate al mondo del calcio.

 A partire dal Sig. Rocco Picciano, segretario della F.I.C.G. Regionale per più di quarant’anni. La passione e la dedizione profuse nel tempo sono emerse nel suo intervento. Presente anche il Sig. Antonio De Bonis che ha portato i saluti del Comitato Regionale F.I.C.G. Basilicata. Non sono mancati i ringraziamenti del sindaco Franco Gentilesca. Mentre ha chiuso l’evento con il suo brillante intervento,   il prof. Franco Bochicchio – esperto Calcio Lucano- che ha deliziato i presenti con un suo dettagliato excursus sul calcio. Partendo dalle origini di questo sport come e dove nacque, le sue evoluzioni e l’interessante vicinanza al mondo della letteratura; poiché differenti letterati si occuparono di calcio. Iniziando con Leopardi finendo più recentemente ad Umberto Saba, il quale scrisse ben cinque poesie sul calcio e Pasolini che anch’egli dimostrò interesse e passione per questa attività sportiva. La letteratura ha amato  il calcio, le emozioni, l’adrenalina e anche l’amarezza che esso comporta.

Il prof. Bochicchio ha accompagnato i presenti in questo viaggio virtuale alla scoperta dello sport più amato di sempre…citando il grande Pelè che iniziò a giocare a i suoi tempi coi i frutti di mango, per poi diventare il mito, la celebrità che noi tutti conosciamo. Il calcio che alle origini veniva praticato in un modo insolito, senza l’utilizzo né dei piedi né delle mani, bensì solo delle anche per poi evolversi nella forma attuale. Questo amato sport che ha avvicinato a sé anche il mondo della musica….basti pensare a Ligabue o a Venditti, i quali scrissero delle canzoni e non furono i soli.

Per molti non appassionati sono solo degli uomini o anche delle donne che corrono dietro ad un pallone, per chi si appassiona e segue con ardore la propria squadra è una fede e come tale va mantenuta viva. Riduttivo definire il calcio una semplice attività sportiva; esso è aggregazione, gioia ed in molti casi soddisfazione per i propri beniamini. Talvolta anche dispiacere e rabbia quando mancano i risultati prefissati. In sintesi un insieme di   tumultuose emozioni che i tifosi nutrono e vivono seguendo i propri giocatori che diventano “grandi” non solo per le loro eccelse capacità , ma soprattutto per l’amore che ricevono dai loro sostenitori.

Non c’è sport più amato, non c’è sport più sentito del calcio e lì dove spesso l’odio divide questa passione unisce.

Sabato scorso, 1° ottobre 2022 si è tenuto a Ruoti nella sede del “Museo della Tipografia” un convegno dal nome quasi insolito, poiché apparentemente il titolo presentò un connubio particolare: calcio e letteratura. Due campi, due settori che sembravano agli antipodi, destinati a non incontrarsi mai, eppure più vicini di quanto si possa immaginare…

Promotori dell’evento l’associazione culturale “Recupero Tradizioni Ruotesi” con Felice Faraone moderatore del convengo e con la collaborazione della società calcio “Atletico Ruoti”, rappresentata dal dirigente Rosario Maitilasso.

Diversi ospiti sono intervenuti raccontando esperienze personali e professionali legate al mondo del calcio.

 A partire dal Sig. Rocco Picciano, segretario della F.I.C.G. Regionale per più di quarant’anni. La passione e la dedizione profuse nel tempo sono emerse nel suo intervento. Presente anche il Sig. Antonio De Bonis che ha portato i saluti del Comitato Regionale F.I.C.G. Basilicata. Non sono mancati i ringraziamenti del sindaco Franco Gentilesca. Mentre ha chiuso l’evento con il suo brillante intervento,   il prof. Franco Bochicchio – esperto Calcio Lucano- che ha deliziato i presenti con un suo dettagliato excursus sul calcio. Partendo dalle origini di questo sport come e dove nacque, le sue evoluzioni e l’interessante vicinanza al mondo della letteratura; poiché differenti letterati si occuparono di calcio. Iniziando con Leopardi finendo più recentemente ad Umberto Saba, il quale scrisse ben cinque poesie sul calcio e Pasolini che anch’egli dimostrò interesse e passione per questa attività sportiva. La letteratura ha amato  il calcio, le emozioni, l’adrenalina e anche l’amarezza che esso comporta.

Il prof. Bochicchio ha accompagnato i presenti in questo viaggio virtuale alla scoperta dello sport più amato di sempre…citando il grande Pelè che iniziò a giocare a i suoi tempi coi i frutti di mango, per poi diventare il mito, la celebrità che noi tutti conosciamo. Il calcio che alle origini veniva praticato in un modo insolito, senza l’utilizzo né dei piedi né delle mani, bensì solo delle anche per poi evolversi nella forma attuale. Questo amato sport che ha avvicinato a sé anche il mondo della musica….basti pensare a Ligabue o a Venditti, i quali scrissero delle canzoni e non furono i soli.

Per molti non appassionati sono solo degli uomini o anche delle donne che corrono dietro ad un pallone, per chi si appassiona e segue con ardore la propria squadra è una fede e come tale va mantenuta viva. Riduttivo definire il calcio una semplice attività sportiva; esso è aggregazione, gioia ed in molti casi soddisfazione per i propri beniamini. Talvolta anche dispiacere e rabbia quando mancano i risultati prefissati. In sintesi un insieme di   tumultuose emozioni che i tifosi nutrono e vivono seguendo i propri giocatori che diventano “grandi” non solo per le loro eccelse capacità , ma soprattutto per l’amore che ricevono dai loro sostenitori.

Non c’è sport più amato, non c’è sport più sentito del calcio e lì dove spesso l’odio divide questa passione unisce.

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